Volkswagen apre il capitolo capitale umano
Le major del consulting manageriale evidenziano, ormai, da diversi anni la necessità di ripensare l’ambiente di lavoro, riprogettando la gerarchia interna e la gestione del personale, per ridurre i costi e migliorare le performance aziendali.
Già nel 2009 il Corriere della Sera in un articolo dal titolo “Ridurre lo stress per ridurre i costi”, riportava i risultati di una ricerca condotta dal National Institute for Health and Clinical Excellence britannico in base alla quale puntare su una riduzione dello stress dei dipendenti consentirebbe ad un’azienda media costituita da mille dipendenti di risparmiare circa 278 mila euro in un anno, oltre che produrre vantaggi e benefici di tipo sociale ed emotivo per la collettività.
Volkswagen “ha evidentemente preso appunti” e, da alcuni giorni, nella sede di Verona i dipendenti e i manager decidono insieme orari di lavoro o a chi assegnare il nuovo premio di produttività. Vw ha sottoscritto il nuovo contratto integrativo che definisce la cogestione per i 990 dipendenti della sede veronese, che sarà poi esteso anche alle altre controllate del gruppo Vw Group Italia (Lamborghini e Italdesign). I sindacati sono soddisfatti perché evidentemente hanno rilevato una politica del personale centrata sulla cultura del contributo attivo e della partecipazione. Vedremo se il modello funzionerà e se Volkswagen proseguirà nell’alimentare la propria reputazione di questo nuovo asset intangibile che rientra a pieno titolo sotto il capitolo “capitale umano”.