Spot per i papà durante un film per bambini: una furbata da piccoli uomini
Il regime pubblicitario per slot machines e sale giochi è strettamente regolato dalla legge, una legge di buon senso, nello specifico il decreto Balduzzi contro le ludopatie, che mira in primis a proteggere alcune categorie a riscio tra cui i minori, i quali non devono essere sottoposti alla pubblicità per il gioco su nessun canale.
Immaginate lo stupore delle famiglie che si sono ritrovate al cinema per assistere alla proiezione di un film per bambini e si sono visti proporre uno spot pubblicitario per sale giochi con slot machines. Lo spot, oltre a invogliare a frequentare le strutture, raffigurava donne discinte che accompagnavano i giocatori nelle sale e tutto il corredo di tecniche ammiccanti e davvero poco rispettose dell’audience di minori in sala.
Un’impacciata trovata di marketing locale, per cui sicuramente c’è stato bisogno di un contatto piuttosto ravvicinato tra il gestore del cinema e quello delle sale giochi, che hanno scelto di mandare la pubblicità proprio prima della proiezione di un film per bambini, incappando in un vero e proprio reato e conseguente multa.
Le furbizia dell’esercente in questione hanno avuto evidentemente le gambe corte ed il ritorno negativo in termini di reputazione è direttamente proporzionale allo scalpore mediatico che il caso ha prodotto.
Come è possibile che le attività di pianificazione di uno spot dal gusto peraltro retrò siano gestite in modo diretto da chi evidentemente non ha idea della professionalità che c’è dietro ad un planner media? Vero è che anche lo storyboard dello spot qualche dubbio ce lo fa venire … a meno che nella sala giochi siano effettivamente presenti avvenenti bionde ad accogliere papà stupidi.