Quell’abbraccio ricorrente nella strategia di Digital PR di Barack Obama
Una conferma del successo della strategia di comunicazione sui social media individuata dallo staff di Jim Messina, lo spin-doctor della campagna elettorale di Barack Obama, è stato il trionfo virale di retweet e condivisioni che mercoledì 1 maggio ha totalizzato l’immagine del Presidente degli Stati Uniti che, nel proprio studio, abbraccia una bambina di colore: oltre 8.000 retweet e 6.000 favorite. Una linea strategica che affida alle immagini, al foto racconto e ai social network, un ruolo di primo piano nel raccontare ai cittadini americani e, più in generale, al proprio elettorato la normalità e il carisma di un uomo innovativo e moderno che, con la moglie, sembrerebbe aver individuato una strategia vincente per valorizzare la propria web reputation e mantenere alto l’interesse dei media e dell’opinione pubblica sull’operato del Governo e sulle campagne di sensibilizzazione promosse dalla First Lady Michelle Obama.
Un foto racconto, strategico e definito, che si trasforma in foto notizia, ideale per essere condiviso dagli internauti attraverso i social network e per essere pubblicato nel canale video dei quotidiani, americani e non solo. Un foto racconto dove il gesto dell’abbraccio è un tema ricorrente. Inutile soffermarsi sull’immagine di Barack e Michelle Obama subito dopo l’ufficialità della rielezione che, in poche ore, è diventata la fotografia più condivisa nella storia di Twitter. Basti dire che lo scatto risalirebbe al 15 agosto del 2012: diversi mesi prima della vittoria. Un secondo scatto celebrativo e rappresentativo del successo del Presidente degli Stati Uniti è l’abbraccio con Jim Messina dopo la notte elettorale, pubblicato anche sul sito web della Casa Bianca. O la stretta affettuosa con una delle figlie dopo il giuramento privato. Immagini appealing e accattivanti e ricercate dal grande pubblico. Non a caso, il 20 gennaio in occasione dell’Hug Day, l’Huffington Post ha dedicato una gallery ad una serie di intensi abbracci elargiti da Obama e immortalati, tra il 2008 e il 2012, dallo staff della Casa Bianca. Del resto, parlando di comunicazione politica, il bacio e l’abbraccio sono sempre stati gesti ricorrenti, spesso invocati dagli stessi fotografi o dai fotogiornalisti, o comunque attentamente rispettati dagli stessi leader come veri e propri rituali perché, come si usa dire, spesso “un’immagine vale più di mille parole”. E, come ha più volte ricordato la psicologia (Winnicot su “holding” e “handling”), l’abbraccio ha un riconosciuto valore strutturante nelle relazioni che attiva nell’utente il ricordo di sensazioni profonde ed emozionanti.