Antagonismo non solo tra gli sportivi alle Olimpiadi di Londra 2012. A farla da padrone, infatti, è l’ormai celebre “contesa della birra”, balzata agli onori della cronaca per l’iniziativa del birrificio scozzese BrewDog. Ma vediamo come sono andate le cose.
E’ ormai nota la scelta di Heineken come testimonial dell’evento sportivo dell’anno e la conseguente decisione di vendere solo questa birra all’interno dei pub inglesi durante le Olimpiadi.  Questo fatto ha scatenato un immenso polverone tra le aziende di birra, soprattutto in un paese come il Regno Unito  che certo non si vede rappresentato dalla Heineken e che avrebbe preferito per un evento così importante la scelta di una birra di origine inglese. Ma si sa, di fronte agli interessi economici tutto il resto passa in secondo piano. A riportare l’attenzione sulla problematica, non senza una vena polemica, è il birrificio artigianale scozzese BrewDog che ha annunciato il lancio di una birra, prodotta in limited edition, contenente ben otto sostanze che risultano proibite per gli atleti professionisti. “Never mind the Anabolics” è il nome della “birra del peccato” lanciata come provocazione nei confronti della reale sponsorship della manifestazione sportiva e che subito ha generato un tam tam sul web.

BrewDog, infatti,  si è servito dei social media per fare da cassa di risonanza alla notizia e per attirare l’attenzione delle masse su una questione che evidentemente risulta piuttosto scomoda. Con il video del lancio della birra e soprattutto attraverso la campagna Twitter, #FaketheStage,  BrewDog ha voluto colpire il sistema e ha scelto di farlo in maniera provocatoria, modalità che da sempre utilizza per far sentire la propria voce ed uscire dal coro.

Certo non è semplice riuscire a ritagliarsi il proprio spazio quando ci si trova di fronte ad eventi di carattere mondiale e soprattutto quando ci si scontra con colossi dell’economia internazionale. A Brewdog va comunque il merito di aver saputo girare a proprio vantaggio la situazione e, attraverso una  campagna di pr  irriverente e fuori dagli schemi, di essere riuscito a lavorare sulla propria reputazione/notorietà e  ad attrarre l’attenzione dei media e del mondo web. Premio all’originalità e alla creatività dunque, per aver messo a segno un ottimo risultato senza grandi budget ed enormi campagne di comunicazione.

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