“Lo spot è sessista”: l’Authority censura la pubblicità e Renault è costretta a parcheggiare la sua Clio!
La campagna pubblicitaria Va Va Voom di Renault bocciata in Inghilterra dall’Advertising Standard Authority, secondo cui lo spot è «oltremodo sessista e provocatorio, perché invita gli spettatori a vedere le donne come oggetti sessuali».
Una bocciatura non nuova al mondo dell’advertising che più volte si è trovato a dover affrontare il duro giudizio dell’Authority e della conseguente censura degli spot, come avvenuto ad esempio il mese scorso per la campagna pubblicitaria della società di hosting online CrazyDomains che aveva come testimonial Pamela Anderson: la pubblicità che vedeva l’avvenente ex bagnina di Baywatch interpretare il ruolo di un’ammiccante manager è stata censurata prima in Australia e successivamente in Inghilterra.
Renault ha accettato la censura delle scene incriminate, sostenendo che non vi era alcuna intenzione da parte loro di lanciare un messaggio sessista e poco rispettoso nei confronti del genere femminile; la stessa casa francese ha rassicurato però gli affezionati Renault con la versione femminile dello spot che, al contrario di quella maschile, non ha scatenato alcuna polemica da parte dell’Authority. Era prevedibile, d’altronde: come ci insegna il mondo dell’adv, le pubblicità rivolte ad un pubblico maschile hanno vita breve, mentre quelle rivolte ad un pubblico femminile in cui è presente una donna svestita non creano particolari contrasti con l’Authority! Alzi la mano chi non si ricorda di una pubblicità di una crema solare per le donne fanatiche dell’abbronzatura o di un gel doccia snellente in cui non appariva una donna svestita!? Pubblicità che non sono state mai bannate dall’Authority e mai ritenute offensive nei riguardi del popolo femminile, proprio perché rivolte al loro universo.
Brand reputation o meglio product reputation rovinata, leggermente scalfita o al contrario accelerata? Per ora lo spot Renault, come forse era prevedibile, ha ottenuto più di 3,5 milioni di visualizzazioni su YouTube, e da un’analisi superficiale ha scatenato una serie di apprezzamenti da parte del popolo maschile presente in rete! Approfondiremo il caso proponendo un benchmark con casi simili ma sembra che l’ironia (c’è chi si è anche lamentato dell’impossibilità di trovare il magico bottone Va Va Voom nella propria vettura) sia una delle derive che ha caratterizzato commenti e post sui social.