Geox, il marchio italiano di calzature e abbigliamento, famoso in tutto il mondo per la qualità e l’innovazione dei prodotti offerti, ha lanciato alcuni giorni fa l’iniziativa a sostegno dell’Unicef “Per un sorriso in più”.
Eventi in store, iniziative social e public relation sono gli ingredienti del progetto, il cui ricavato verrà totalmente devoluto all’Unicef.
Filo conduttore della campagna è il concetto del “Respirare”, funzione vitale imprescindibile e soprattutto idea che è diventata componente essenziale del marchio Geox e della percezione che i consumatori hanno del brand. Basti pensare alle numerose campagne di comunicazione dove il benefit di prodotto è sempre esplicitato sia dal payoff “Geox respira” che dal caratteristico sbuffo di vapore che esce dalla suola della scarpa.
Nel corso di due serate (la prossima sarà il 13 giugno nel Geox Store di Roma) sarà presentato il volume illustrato “Per un Sorriso in Più”, nato grazie al contributo dei consumatori, il cui ricavato verrà totalmente devoluto a Unicef.
Il 19 e 20 maggio scorsi, infatti, Geox ha invitato il proprio pubblico presso i flagship store di Milano e Roma per offrire il proprio contributo sul significato di “respirare”. Il pensiero di ognuno è stato poi interpretato artisticamente a mano da un calligrafo e i bozzetti migliori sono stati raccolti nella pubblicazione “Per Un Sorriso In Più”, in vendita degli store Geox. Gara di solidarietà anche da parte dei VIP che, da Filippa Lagerback a Noemi, hanno aderito alla campagna lanciata da Geox a sostegno dell’Unicef, contribuendo con il proprio pensiero sul tema del “respirare”, atto tanto semplice quanto essenziale che accomuna tutti, anche nella buona causa.
Un progetto di pubbliche relazioni con un impianto classico e collaudato nell’ambito charity, senza spunti innovativi, che miscela ‘ingredienti’ già visti ma almeno scelti con cura: l’associazione del brand (e della sua reputazione!) ad una delle massime associazioni umanitarie in termini di awarness e affidabilità; la scelta di un concept per la campagna particolarmente affine al key message identificativo del marchio; il coinvolgimento di gente comune ma anche di ‘very important people’ come sostenitori dell’iniziativa; la realizzazione di un ‘prodotto’ (un volume illustrato in questo caso) oggetto della raccolta fondi e segno tangibile dell’impegno del brand e del suo essere ‘reputable’. Notizia da coverage media focalizzata soprattutto sul web (da Repubblica a GQ passando per Style.it) e traccia negli archivi aziendali a futura memoria.
Fondamentale in questo progetto il ruolo dei social network, che attualizzano la strategia di comunicazione portandola (anche qui da manuale) sui ‘nuovi media’ con l’intenzione di regalarle maggiore ‘respiro’, accelerazione ed engagement. Oggi, giorno dalla presentazione del volume nel flagship store romano, 148 persone hanno confermato la loro partecipazione sulla pagina Facebook dell’evento….tante? poche? Forse l’addizione Geox+Unicef+vip poteva ambire ad un risultato migliore, ma potremo dirlo solo a campagna conclusa….