Le dimissioni del Papa e gli 800 esuberi RCS: quando la forza della comunicazione si vede dai particolari
Un doppio grido d’allarme da prima pagina del giornale.
Una duplice attività di storytelling che resterà nella storia: da un lato le dimissioni di Papa Benedetto XVI, affaticato e provato. Dall’altro la decisone del Gruppo Rcs MediaGroup di tagliare 640 posti in Italia, tra giornalisti, grafici e personale amministrativo. Entrambe le storie, oggi, sono in prima pagina del Corriere della Sera, incorniciate dal Direttore Ferruccio De Bortoli, in un numero da collezione, che resterà per sempre nella memoria collettiva. E, probabilmente, anche nella memoria di tutti i dipendenti RCS, affaticati e in attesa di una nuova fase di rilancio.
Un uso strategico del mezzo, quindi, perché la prima pagina del Corriere della Sera di oggi (come del resto di tutti i quotidiani) entrerà di diritto nella collezione di quelle prime pagina storiche, che hanno raccontato gli eventi più significativi della storia dell’umanità. E, grazie all’indovinata decisione di richiamare in prima pagina il comunicato sindacale del cdr del Corriere della Sera, oltre alle dimissioni del Papa, impressa nella memoria collettiva, resteranno anche i tagli decisi da RCS Mediagroup.
Un grido d’allarme giustificato, che colpisce duramente la carta stampata: 10, sono infatti le testate che il Gruppo RCS Mediagroup intende cedere o, in caso di esito negativo, chiudere. Una crisi dei giornali che sta preoccupando tutti i professionisti della comunicazione, sia in Italia che all’estero. E’sempre di oggi infatti la notizia che i giornalisti della BBC hanno indetto un giorno di sciopero contro i licenziamenti previsti dalla direzione. Un grido d’allarme, appunto, da prima pagina.
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