La comunicazione del Vaticano riparte mettendosi in ginocchio
Non saranno solo preghiere quelle che dal confessionale dovrà imbastire Greg Burke, corrispondente americano da Roma per Fox News, diventato di recente advisor per la comunicazione del Vaticano. Il nuovo consulente, vicino all’Opus Dei, lavorerà ad un vero e proprio piano di comunicazione all’interno della segreteria di Stato e in coordinamento con il Direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi.
Da professionista dell’informazione Burke passerà al ruolo di professionista della comunicazione in un momento di massima turbolenza sul fronte della gestione della reputation della Santa Sede dopo gli incidenti in cui è incorso il cardinale Tarcisio Bertone. Secondo Jacopo Scaramuzzi de L’Inkiesta “più che su un problema di governo la gestione Bertone si stava avvitando sui nodi della comunicazione pubblica”. Inoltre, non sono poche le occasioni che recentemente hanno visto la Chiesa apparire sui media di mezzo mondo.
In Italia nel 2010 usciva il libro di Nuzzi a cui è seguito lo scandalo finanziario che ha coinvolto Gotti Tedeschi e lo IOR (cui anche Panorama del 6 giugno e l’Espresso del 7 giugno hanno dedicato la copertina). Più recentemente la Santa Sede è apparsa sui media per gli assalti delle chiese in Nigeria ed è di ieri invece la notizia della denuncia del segretario generale della Cei, mons.Crociata, sulla presenza nel mondo cattolico di troppi fautori dell’illegalità. Tutti argomenti spinosi che meritano di essere trattati con un piano di crisis reputation molto approfondito e professionisti molto preparati in grado perciò di attivare tutti i mezzi di comunicazione che lo Stato del Vaticano ha a sua disposizione ed anche quelli di cui si sta dotando, non ultimo un nuovo dominio web probabilmente per implementare nuove attività digital