Ci sono beffe e beffe e, dopo una partita incolore di una nazionale incolore e castigata dalle tante variabili impazzite del calcio, c’è da chiedersi se c’è qualcuno che oltre alla beffa rischia anche il “danno”. Non deve essere un momento facile infatti per il team di professionisti che ha scelto una campagna di comunicazione che, per promuovere il nuovo brand Illumia, ha puntato tutto sul testimonial Prandelli e su un periodo di pianificazione a cavallo dei mondiali. Il risultato? Difficile da quantificare, evidentemente ci sono pro e contro, certo è che vedere il ct della nazionale “pianificato” sul sito dell’ansa e dei tanti altri siti web accanto alle notizie dell’eliminazione degli azzurri e delle sue dimissioni da tecnico della nazionale crea un effetto perlomeno distorsivo nei milioni di consumatori Italiani nonché allenatori della nazionale … Già, quale consumatori? Quelli di Illumia o quelli di notizie sugli azzurri? Non collimano? Non sono forse gli stessi secondo la strategia di comunicazione dell’azienda ed il relativo planning?Il perché della scelta del testimonial – strategico in particolare in vista dei Mondiali – l’ha spiegata il direttore creativo Cesare Casiraghi: «La proposizione di risparmio offerto all’Italia e agli italiani ci ha fatto pensare una soluzione… nazionale. Prandelli non è un personaggio inflazionato tuttavia la sua popolarità è evidente. E questa campagna è fatta per parlare a 28 milioni di italiani con un messaggio trasversale e nazional-popolare». Queste e altre importanti dichiarazioni rilasciate durante la conferenza di presentazione della campagna a Milano: «Oggi abbiamo 120mila clienti in tutta Italia, fatturiamo 500 milioni di euro crescendo del 50% anno su anno e vogliamo posizionarci tra i primi cinque player del mercato – ha detto Francesco Bernardi, presidente di Illumia – Ma questo trend di crescita ha bisogno di qualcuno che ci aiuti a comunicare al grande pubblico la nostra credibilità: per questo per il nostro debutto in pubblicità abbiamo scelto il CT della Nazionale, Cesare Prandelli» Prandelli dunque al centro della campagna Illumia in attesa evidentemente che facesse centro, ma oggi? E’ ancora portatore di credibilità e popolarità non inflazionata? Nell’era del just in time del digital marketing e dei social, non è evidentemente possibile inserire la retromarcia su una scelta così precisa; ma è forse possibile prevedere una soluzione B in termini di proposizione di contenuti? Era possibile e sarebbe stata una scelta eticamente corretta e premiante per Illumia prevedere un soggetto senza il testimonial Prandelli o addirittura con un secondo testimonial? Come mai per una campagna tattica e puramente commerciale, in parole semplici promozionale, il colosso della distribuzione francese Carrefour ha pensato alla doppia opzione “Italia vince e Italia perde ?” Era possibile per Illumia “Prandelli vince, Prandelli perde?”.Tutte domande legittime a cui evidentemente in fase di pianificazione strategica sono state date delle risposte circostanziate ma oggi, in questa fase di gestione dell’emergenza, può essere comunque un’occasione per Illumia uscire con un nuovo soggetto? Dal punto di vista della content analysis il flusso informativo sta se vogliamo agevolando una possibile strategia di gestione della crisi di Illumia, perché a partire da ieri Balotelli con i suoi tweet e le sue esternazioni ha sostituito nello storytelling mediatico l’oramai ex ct azzurro Prandelli diventando, purtroppo per lui, protagonista assoluto e probabilmente involontaria calamita di tutto il sentiment negativo che il momento prevede. Come recita l’headline della campagna pubblicitaria “Il futuro dell’Italia si gioca oggi” anche senza Prandelli, immaginiamo anche quello di Illumia e almeno personalmente aspetto di accenderne le lampadine.
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Mi viene da pensare che Prandelli costasse meno di altri. Ma si sa, puntare sul mondiale ti assicura una buona visibilità, ma ovviamente il rischio c’è. Il rischio di uscire alle prime partite, il rischio di ricadere in errori tecnici sportivi, di cui tra l’altro l’allenatore è il diretto responsabile. Legando in modo così forte la campagna al Mondiale era assolutamente da prevedere un “Piano B”, o almeno una riserva, per arginare il pericolo.
Carrefour e le altre catene hanno invece giocato con questo rischio, proponendo agli italiani delle scommesse, che agli italiani piacciono molto tra l’altro e hanno vinto.
In ogni caso, considerando anche lo spot di PittaRosso con la Ventura. non penso sia un bel periodo per Casiraghi e Greco ultimamente.
Le garantisco che da Illumia non sono così sprovveduti. Lo vedrà nelle prossime ore.
Gentile Silvia, non ho mai pensato che un team di professionisti di comunicazione sia composto da sprovveduti di conseguenza non l’ho scritto, ho analizzato una notizia e le sue conseguenze su una campagna di comunicazione. Sono convinto che ci sia una finestra di recupero come in tutte le issue e sono ovviamente curioso di vedere come Illumia la saprà cogliere. Se vorranno poi scrivere un post sul nostro blog e raccontarci il lavoro effettuato il nostro e’ un blog aperto a tutti ” Un blog volutamente bidirezionale strutturato in 8 rubriche tematiche scritte dai consulenti dell’agenzia ma anche da chi ci proporrà approfondimenti intorno alla reputazione come asset di comunicazione: studenti, opinionisti, giornalisti, ricercatori e responsabili marketing e comunicazione di aziende, enti istituzioni.”
Ecco la risposta di Illumia: https://www.youtube.com/watch?v=AXk9duwLNEc
Che ne pensa?
Ciao, grazie per la tua risposta. Questo il comunicato:
Illumia è on air con un nuovo spot tv da 15’’ che ha come protagonista Cesare Prandelli. ‘Cesare Prandelli è il nostro mister’, questa è la frase che dà inizio al messaggio promozionale. Illumia conferma dunque la scelta di Cesare Prandelli come testimonial.
“Il sostegno degli italiani non è bastato agli azzurri per proseguire la sfida dei mondiali, ma noi non possiamo tacere la stima e l’affetto per l’uomo che ci sta accompagnando in questo grande momento di crescita della nostra azienda”, dichiara nella nota Francesco Bernardi, presidente di Illumia. “Negli istanti che sono seguiti al fischio finale della partita Italia-Uruguay siamo stati fieri nel vedere Cesare Prandelli stringere la mano del mister avversario, nel salutare con un sorriso i nostri giocatori, nel tacere ai giornalisti quanto aveva di certo già in cuore e poi, in conferenza stampa, nell’annunciare, con orgoglio e dignità, le dimissioni. C’è da parte nostra un senso di rispetto e anche di ammirazione per l’uomo che abbiamo scelto come rappresentate dei nostri valori aziendali. Di qui l’idea, immediatamente attuata, di modificare lo spot e di mandare in onda da domenica 29 giugno, una versione da 15’’ che dice come noi condividiamo e ammiriamo quella dignità di cui Cesare Prandelli ha dato prova e in cui ci riconosciamo.”
Per noi energia significa trovare le risorse anche quando sembra impossibile e anche se non sempre si può salire sul tetto del mondo, bisogna continuare a lottare per cambiarlo,con questo messaggio Illumia intende sottolineare la propria missione aziendale e ribadire ciò che desidera raccontare all’Italia. La campagna, firmata casiraghi greco&, proseguirà fino al 13 luglio sui canali Rai e Mediaset.