#Horseburgers: Tesco e Iceland nell’occhio del ciclone per falsi beefburgers
Alcune ore fa le catene di supermercati inglesi Tesco e Iceland sono state travolte da un’accesa polemica dopo che il FSAI, l’autorità irlandese per la sicurezza alimentare, ha riscontrato la presenza di carne equina in alcuni hamburger di manzo venduti negli ipermercati.
La carne sospetta proverrebbe da due stabilimenti irlandesi: Liffey Meats and Silvercrest Foods e da un fornitore dello Yorkshire: The Dalepak Hambleton, dai quali le catene sono solite rifornirsi.
Il FSAI ha riscontrato, inoltre, la presenza di tracce di carne di maiale in alcuni prodotti. Tesco, non appena informato dell’accaduto, ha immediatamente ritirato dal commercio i panini sospetti, scusandosi pubblicamente con i propri consumatori per il serissimo inconveniente: “la presenza di carne illegale nei nostri prodotti è estremamente seria. Immaginiamo lo stato di allarme di molti dei nostri clienti, e ci scusiamo sinceramente per ogni preoccupazione o danno arrecato da questa notizia”.
Anche la catena Iceland ha rilasciato uno statement ufficiale, annunciando che collaborerà con i propri fornitori per indagare l’origine dell’incidente.
Secondo l’Indipendent l’opinione pubblica inglese si sta schierando contro le catene di supermercati, ricordando a Tesco e a Iceland la necessità, di sorvegliare i propri fornitori. Anche l’associazione degli agricoltori irlandesi (The Irish Farmers Association), nel tentativo di tutelare la reputazione del cibo irlandese, si sta allontanando dai supermercati indagati, precisando l’alta qualità degli alimenti messi in commercio e i rigidi controlli ai quali la merce è sottoposta. Al momento, la crisi ha avuto il suo primo momento di visibilità mediatica, sia su radio/TV, che sui quotidiani, e soprattutto sui social media. Insomma, per Tesco e Iceland, non si prevedono tempi facili e la viralità e velocità con cui ad esempio su Twitter si è creato il gruppo di discussione #Horseburgers, con relativi follower, ne è la dimostrazione più immediata.
Nel settore alimentare, la fiducia nel punto vendita e la qualità della merce offerta, sono fattori prioritari che vanno a incidere sull’atto di acquisto del consumatore. Secondo una ricerca dell’Eblex, l’ente inglese che promuove le carni rosse in Europa, realizzata da Doxa, negli acquisti di carne, 4 consumatori su 10 (39%) dicono di considerare innanzitutto il fatto che siano stati effettuati dei controlli di qualità. Gli altri due fattori più considerati al momento dell’acquisto, in ordine d’importanza, sono il Paese di provenienza (26%) e la fiducia nel luogo di acquisto (19%). Elementi che, al momento, Tesco e Iceland non sembrerebbero aver valutato con la dovuta attenzione. Vi terremo aggiornati su come sarà gestita dal punto di vista della comunicazione il crisis che le catene stanno attraversando, che potrebbe ingigantirsi, se la comunità musulmana o ebraica dovesse far sentire la propria voce dopo che il FSAI ha riscontrato anche la presenza di carne di maiale nei beefburgers.
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