Kinder Cioccolato è un marchio di successo del Gruppo Ferrero, prodotto da sempre in uno stabilimento tedesco. In occasione degli imminenti Europei di calcio, la multinazionale italiana ha avviato una campagna di comunicazione nella quale il volto storico del bambino sulla confezione delle barrette è stato sostituito dalla fotografia dei calciatori della nazionale tedesca in tenera età.
Tutto bene, se non fosse per le proteste di Pegida, un movimento politico tedesco antislamista di estrema destra, che non riconoscendo i calciatori, si è scagliato contro l’uso di fotografie che ritraggono bimbi neri. Oltre l’ovvia condanna della vicenda ed escludendo i commenti provenienti dalla pagina Facebook del movimento, è interessante analizzare quali sono state le reazioni degli internauti di fronte alla posizione presa dalla corrente xenofoba.
Appurata la presenza di un sentiment che si schiera apertamente dalla parte del Gruppo Ferrero, la protesta ha spinto gli utenti a mostrare tutta la loro solidarietà attraverso l’utilizzo dell’hashtag #cutesolidarity. La campagna user-generated, diventata virale, mostra le fotografie degli utenti stessi da piccoli. Dal 26 maggio a oggi ha generato 1.479 tweet da 1.135 utenti, ha raggiunto un audience totale di 2.008.554 utenti, con visualizzazioni che arrivano a 3.085.836. E continua a crescere esponenzialmente.
Cosa significa? Che a volte non tutti i mali vengono per nuocere: la protesta di Pegida ha premiato una campagna, peraltro già proposta per i Mondiali del 2014, rendendola sicuramente più memorabile di quanto si potesse attendere. Un bel colpo per la reputazione del gruppo Ferrero, che ha tratto beneficio dal sentiment positivo di consumatori, schierati apertamente in favore del brand in nome di una nobile causa.