Gli animali inteneriscono e creano subito affezione nel pubblico, una caratteristica particolarmente cara all’industria mediatica che infatti li impiega sempre più spesso come protagonisti di fiction (Torna a casa Lessie, FuriaCavallo del West, Skipper, Il Commissario Rex) cartoni animati, film (Scoby-doo, Chiwawa, Babe maialino coraggioso) e pubblicità (Infostrada, Scottex, General, Melinda, Coppertone…).
A volte gli animali diventano addirittura il simbolo di una città, si pensi al binomio Berlino-orso e al fenomeno degli United Buddy Bears – e chi se ne importa se ormai gran parte dei linguisti siano concordi sul fatto che il nome Berlin derivi dalla radice slava berl, ovvero palude, e non da bär, orso in tedesco – per l’appunto.
E allora perché non affidare loro la guida di un paese? Gli abitanti di Talkeetna, minuscolo paesino dell’Alaska di 900 persone, hanno evidentemente pensato che questa potesse essere, tutto sommato, un’opzione da tenere in considerazione ed è così che Stubbs, gattone delle nevi dal folto manto fulvo, 15 anni fa, ha iniziato una folgorante carriera politica esordendo direttamente come candidato sindaco della città. In sede di votazione la provocazione – ideata da un gruppo di cittadini in polemica con la classe politica locale – è piaciuta così tanto agli abitanti di Talkeetna da assicurare al felino una vittoria schiacciante sui candidati “bipedi”; tutt’oggi, dopo 15 anni, Stubbs difende la carica – seppur onoraria – di primo cittadino. Una fama che ha oltrepassato i confini nazionali, complici un servizio televisivo messo in onda dall’emittente Ktuu – Tv – che poi ha fatto il giro del mondo- e una pagina Facebook ben gestita, che ha superato i 10.000 Like e della quale ricevono “aggiornamenti felini” in 16.000 persone.
Ma l’aspetto più singolare di tutta questa vicenda è che durante il proprio mandato Stubbs ha davvero migliorato la vita del piccolo paesino dell’Alaska. E non solo perché ha dato una scossa alla vita politica locale ma soprattutto perchè ha dato visibilità al piccolo villaggio trasformandolo improvvisamente in un’attrazione turistica.
Cosa si può chiedere di più a un primo cittadino? Nulla, ed infatti i residenti ringraziano, primo tra tutti il proprietario del Nagley’s General Store, negozio di fiducia di Stubbs, e meta di visita per i turisti (il proprietario assicura almeno 30-40 al giorno) che, seguendo il consiglio delle guide turistiche del luogo, lo visitano per poter accarezzare il primo e unico gatto sindaco al mondo.
Una vicenda da favola in tutti i sensi: perché questa notizia ha contorni quasi fiabeschi, e perché senza “la favola del gatto sindaco” Talkeetna non avrebbe avuto “argomenti” tanto interessanti da richiamare l’attenzione di giornalisti di ogni Paese, e non si sarebbe quindi potuto attivare quel circolo virtuoso tra il paesino e media che è alla base della nuova reputazione e del successo turistico del piccolo centro. Un bel esempio di come un buon elemento di storytelling -in questo caso del tutto accidentale- possa diventare una leva potentissima, con ricadute non solo sul piano dell’immagine ma anche su quello economico.