Sarà “solo” Spiderman che rende appetitosi frutta e verdura?
I bambini e l’alimentazione sana: come costruire un patrimonio di elementi reputazionali positivi intorno al cibo salutare? Negli Stati Uniti, dove nel biennio 2010-2011 207 bambini ogni 1000 erano obesi, il problema è molto più sentito che in Italia. Nascondere il barattolo della Nutella o peggio penalizzarne il vissuto con una multa di 3 milioni di dollari perché il prodotto si è ingannevolmente promosso come “un esempio di colazione equilibrata, gustosa e sana” non possono essere soluzioni valide, dichiarano gli esperti: è necessario al contrario aumentare il percepito positivo dei cibi meno appetitosi ma più salutari. Dall’Università della Cornovaglia propongono di utilizzare Spiderman o Batman come testimonial, di utilizzare cioè le stesse tecniche di valorizzazione tipiche delle grandi aziende che sono delle vere e proprie scuole di marketing e PR. L’immagine e i valori associati ai supereroi possono “influire” positivamente sulla reputazione e la capacità attrattiva degli alimenti salutari, convincendo i più piccoli a non mangiare solo snack. I ricercatori dell’Università della Cornovaglia hanno, infatti, chiesto a 22 bambini tra i 6 e i 12 anni se preferivano patatine fritte o fette di mela. Il 45% ha scelto le mele dopo aver visto le immagini dei supereroi. Testimonial efficaci? Molto probabile. Nel frattempo la lotta per promuovere un’alimentazione sana continua … non a caso, nel 2010, la First Lady Michelle Obama, oggi impegnata nel rush finale dell’election day ha lanciato la campagna “Let’s Move” per insegnare ai bambini uno stile di vita che includa un’alimentazione più sana e incorpori un maggiore esercizio fisico. Michelle Obama non perde occasione per farsi fotografare mentre corre sorridente sul prato delle Casa Bianca o all’opera mentre coltiva un orto biologico in compagnia di 23 bambini di una scuola elementare. Scatti rappresentativi che cercano di promuovere i valori e le idee della First Lady in modo immediato. Ma sono efficaci? In un articolo di Repubblica del 7 ottobre Angelo Aquaro ha raccolto i malumori e le proteste di alcuni studenti americani che tramite i social e youtube si sono lamentati per il cibo troppo sano servito a scuola.
Nel frattempo, anche in Italia, i nutrizionisti e le associazioni continuano ad interrogarsi su come “far digerire” i cibi sani ai bambini ed i programmi di educazione alimentare si moltiplicano lungo la penisola: che si riesca ad aprire una breccia verso i sani appetiti anche con le più italiche Winks magiche creature di Iginio Straffi?
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