Quando il vino oltre “a far cantare”, è un efficace arma contro l’austerity
Secondo Coldiretti, il fatturato del vino Made in Italy è cresciuto del 5 per cento, raggiungendo nel 2012 il valore record di 8,9 miliardi. Numeri importanti e considerevoli, che del resto non stupiscono, considerando che il vino è da sempre stato un’importante bandiera dell’Italia nel mondo, che ha permesso al nostro Paese di acquistare reputazione internazionale nel settore Food&Beverage. L’interesse nei confronti di questo settore è dimostrato, tra l’altro, anche dal successo di Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, che ogni anno registra numeri da record. Sia tra i giornalisti (lo scorso se ne sono accreditati oltre 2000), che tra il pubblico. Nel 2012, infatti, la Fiera ha registrato oltre 140mila visitatori, provenienti da 120 Paesi.
“Il nettare degli dei”, tra l’altro, nell’ultimo anno è stato anche il protagonista di un’interessante attività benefica, che ha permesso a una Regione della Francia centrale di attirare l’attenzione dei media e del pubblico in tempi brevi, costruendo un’interessante attività di storytelling che ha valorizzato l’immagine della Regione. Lo scorso Gennaio, infatti, il Sindaco di un capoluogo della Borgogna, ha venduto 3.500 bottiglie della cantina del Comune per sovvenzionare i servizi sociali dopo il boom di richieste di assistenza in città. Il racconto dell’iniziativa si è trasformata in un’interessante attività di storytelling, arricchita dall’aneddoto di uno sconosciuto investitore cinese che si è aggiudicato un rosso del ’99 per 4.800 euro. La notizia dell’asta è rimbalzata sui media nazionali ed internazionali, impattando positivamente anche sulla reputazione del Primo Cittadino del capoluogo della Borgogna, e sul commitment del Sindaco nei confronti della propria cittadinanza.