Per WPP lussuose o legittime pretese?
Sta rimbalzando sui media di mezzo mondo la notizia della difficoltà, da parte del gruppo mondiale della pubblicità, di persuadere la maggioranza dei suoi azionisti ad approvare un aumento di stipendio per Martin Sorrell, AD di WPP. Oltre 16 milioni di euro sarebbe la cifra richiesta dal CEO a giustificazione anche dei buoni risultati ottenuti nel primo trimestre dell’anno (i ricavi della holding inglese Wpp sono aumentati del 7,6%). Il giornalista Christopher Hughes di Business Standard in un articolo dal titolo “Art of persuasion” racconta i fatti, evidenziando il possibile imbarazzo che potrebbe travolgere il gruppo WPP se non sarà in grado di persuadere gli azionisti ad approvare l’aumento di stipendio, perché fallirebbe nel proprio campo d’azione: la persuasione, appunto. Tecnica che il gruppo inglese dovrebbe conoscere alla perfezione e applicare da anni, per attirare l’attenzione del pubblico e guidarne i comportamenti.