Parigi festeggia i propri edicolanti, e conferma la tendenza tutta europea di celebrare i propri luoghi simbolo
Iniziativa interessante quella che la città di Parigi ha dedicato ai propri edicolanti, per celebrarne i 150 anni. Dal 17 al 21 aprile, infatti, la capitale Francese ha organizzato una grande festa con esposizioni, dibattiti, ritratti storici e pubblicazioni per rendere omaggio agli storici chioschi verdi: un simbolo della città che, al pari delle cabine rosse del telefono di Londra, hanno contribuito a costruire e consolidare l’immagine e la reputazione di Parigi come città romantica (secondo una ricerca dell’istituto Harris Interactive il 50% dei parigini utilizza il chiosco dei giornali come luogo per darsi appuntamento), moderna ma anche saldamente legata alle proprie tradizioni.
Un’iniziativa che ha fatto parlare di sé e, che dalla Francia, è rimbalzata sul Web, arrivando fino in Italia, alla quale va senz’altro riconosciuto il merito di aver attirato l’attenzione dell’opinione pubblica (in modo originale ed evidente) sulla crisi dei quotidiani e sulle ripercussione che questo momento critico ha sulla filiera lunga della carta stampata. Un’iniziativa che, di certo, non potrà che impattare in modo positivo sulla reputazione del Comune di Parigi, e sul commitment del Sindaco nei confronti della propria comunità, considerando che i festeggiamenti sono stati anche la cornice dalla quale il Primo Cittadino ha annunciato l’aiuto eccezionale che devolverà agli edicolanti: oltre 200.000 euro. Del resto, quella di celebrare un proprio luogo simbolo con eventi e manifestazioni sembra essere una tendenza tutta europea, considerando le numerose iniziative e le attività di comunicazione messe in piedi dalla città di Londra per festeggiare i 150 anni della Tube.
Lo scorso Gennaio, infatti, la capitale britannica ha scomodato addirittura un’altra campionessa di longevità: la regina Elisabetta che, ben attenta al famoso “mind the gap”, si è intrattenuta con il personale della stazione di Baker Street. Facendosi immortalare dai fotografi presenti e dimostrandosi ben disponibile ad avventurarsi “nei bassifondi” per il bene della propria città. Iniziative che rappresentano delle indovinate attività di storytelling per i Comuni, e che saranno ricordate dalla comunità anche grazie all’ampio materiale fotografico prodotto durante gli eventi e condiviso in Rete dai giornalisti e dagli utenti.