Il web, questo sconosciuto. Affermazione alquanto improbabile nell’era della connessione globale e dei nativi digitali che a 4 anni maneggiano con destrezza un tablet. Ma i nonni dei nativi digitali? Le generazioni over 60 devono stare al passo con i tempi, imparando a conoscere questo incredibile mezzo di comunicazione ed informazione che è la rete. Secondo gli ultimi dati Audiweb (maggio 2012) ‘solo’ il 15,1% dei 28 milioni di utenti attivi di internet in Italia hanno un età compresa tra i 55 e i 74 anni contro il 47,7% dei 25-34enni.
E allora, proprio in concomitanza con “l’anno dell’invecchiamento attivo” promosso dalla Commissione Europea, il Gruppo Telecom Italia ha lanciato il progetto Navigare Insieme che si rivolge a tutti coloro che si sentono, per età, esclusi dall’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione.
Questa campagna di avvio alla navigazione utilizza una piattaforma web che fornisce agli utenti ogni tipo di informazione e consiglio pratico utile a destreggiarsi nella complessità della rete, esplorando situazioni di vita quotidiana in cui mettersi alla prova con l’utilizzo di internet. L’idea di utilizzare un approccio pratico e coinvolgente è vincente: 10 sitcom online appositamente realizzate mettono in scena momenti di quotidianità in cui i nonni scoprono grazie all’aiuto dei nipoti come internet possa semplificare la loro vita, guidando gli utenti a sperimentare personalmente l’utilizzo della rete seguendo le istruzioni del tutorial. E tra gli strumenti messi a disposizione dei ‘nonni’ per colmare il gap tecnologico sulla piattaforma www.navigareinsieme.org  anche demo online, giochi interattivi, link utili e un divertente manuale scaricabile (Pronti, attenti, smart! Scopri Internet e tutti i segreti del web). Anche i social media entrano nella campagna, con una pagina Facebook dedicata e un canale Twitter, luoghi di condivisione e scambio di esperienze.
Ma il progetto Navigare Insieme non è solo questo: se è vero che per imparare serve anche il confronto con buoni maestri e che di gap generazionale stiamo parlando, quale migliore idea di quella di invertire i ruoli mettendo davvero i ‘nonni’ sui banchi di scuola e i ‘nipoti’ in cattedra?
Accade nelle ‘palestre digitali’ (la prima inaugurata a Milano a fine luglio). Vere e proprie esperienze di aula aperte agli over 60 in cui i ‘docenti’ sono giovani volontari delle scuole medie superiori delle dodici città italiane coinvolte nel progetto: Milano, Torino, Cagliari, Trento, Venezia, Parma, Pisa, Ancona, Roma, Bari, Napoli, e Palermo. Le lezioni spiegano il funzionamento del web e delle sue applicazioni e si avvalgono della collaborazione di associazioni sul territorio che collaborano con Telecom nella realizzazione del progetto, tra cui Informatici Senza Frontiere, Auser, Seniores Alatel.
Un impegno concreto da parte di Telecom e un invito alle giovani generazioni ad impegnarsi attivamente per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione del ‘digital divide’ culturale; senza dubbio una campagna sociale che va a lavorare sulla reputazione dell’azienda legandosi ad un filone molto attuale, quello del ritardo italiano nell’informatizzazione.
Ma Telecom non è la prima azienda a scegliere questa strada: ne è un esempio il noto  progetto futuro@lfemminile promosso dal 2007 da Microsoft Italia in collaborazione con Acer e con il patrocinio dal Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità. Obiettivo è ancora una volta colmare un gap tecnologico, nei confronti questa volta del target femminile (anche over 60);  ma obiettivo è in questo caso andare oltre, nel tentativo di colmare anche un gap sociale e professionale auspicando un futuro prossimo in cui l’accesso alle tecnologie possa offrire alle donne migliori opportunità.

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