Miccoli fa autogol, la FIGC e Palermo Calcio in fuorigioco
Dopo essere stato per giorni il protagonista di una bufera mediatica, l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli si scusa in diretta in conferenza stampa con la sua città e con la famiglia per la frase shock pronunciata sul magistrato Falcone, da lui definito “fango”, come riporta un’intercettazione della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.Le reazioni dell’opinione pubblica, dei media e del capoluogo siciliano non si sono fatte attendere, dando vita ad un’ondata di indignazione generale, rimbalzata in breve tempo di testata in testata e di portale in portale. Le parole di Miccoli hanno risuonato per giorni tra i vari social network e sono numerosi i post critici sia su Facebook che su Twitter, dove l’hashtag #Miccoli porta a infiniti risultati di critiche e insulti.
In particolare il popolo di Facebook, che raramente perdona, ha dato vita ad un gruppo chiamato “Vogliamo la radiazione di Miccoli per la frase su Falcone”, menzionato anche dal TG3 in un servizio andato in onda lunedì. Attualmente sono più di 3.700 le persone che hanno espresso il loro apprezzamento alla pagina e che quotidianamente postano petizioni con l’obiettivo di ottenere dalla Figc la squalifica a vita del goleador. E la Figc come ha risposto a questa richiesta? Con l’azione più corretta, ossia chiedendo alla procura federale di avviare un’indagine. Ma con una comunicazione non adeguata. Se da un lato i media sono stati informati di questa decisione della Federazione, sui social, il vero luogo dove gli utenti hanno espresso le loro istanze e dove continuano ad alimentare la polemica, la FICG non ha dato alcuno spazio alla vicenda, proseguendo a postare notizie sulla nazionale, sugli anniversari, sui concorsi come se nulla fosse successo.
Anche le pagine ufficiali dei social network della squadra palermitana sembrano non voler affrontare l’argomento e, nonostante la bufera mediatica e giudiziaria stia colpendo il loro più grande goleador di sempre, si limitano semplicemente a congratularsi con il loro nuovo allenatore, Gennaro Gattuso.
Ma i social non sono (o non dovrebbero essere) lo strumento di relazione ideale, diretto e disintermediato? Perché allora limitarsi al solo intrattenimento ignorando ciò che ci succede intorno?