Come assicurarsi liquidità in modo non convenzionale?

Assoldando un gruppo pop femminile, chiamato “AKB48”, composto da 92 ragazze adolescenti, ai primi posti nelle classifiche del Paese. I media locali riservano al gruppo una visibilità altissima: in un solo giorno la band è apparsa in nove show televisivi e in sei programmi radiofonici. Cercando la parola “AKB48” su Google, appaiono 273 milioni di risultati. Il ministro delle finanze ha arruolato il ruppo per spingere la vendita dei bond, per finanziare la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto e dalla tsunami dello scorso marzo 2011.

La speranza del Governo Giapponese è che, ingaggiando il gruppo pop, gli investitori dimentichino i tassi di interesse poco redditizi, commenta WSJ .La mossa è parte di una campagna più ampia che utilizza le celebrities locali (al momento la prima star coinvolta è stato il talentuoso lottatore di sumo Hakuho) per aumentare gli interessi nei bond e finanziare lo Stato. La scelta dei testimonial non sembrerebbe in linea con l’immagine seriosa del Governo (le ragazze di AKB48 ballano e cantano in t-shirt e gonne corte) ma non è la prima volta che il Paese del Sol Levante ricorre a queste tactics di marketing non convenzionale per sostenere la vendita dei bond.
Una campagna istituzionale, dunque, nelle mani del gruppo che supera i consensi di Lady Gaga, che fa vendere centinaia di migliaia di prodotti semplicemente perché li usa, che scandalizza il paese per uno spot seducente in cui una gomma da masticare viene fatta passare di ‘bocca in bocca’. E che, naturalmente, canta. Forse risulta un po’ difficile affiancare l’immagine di queste ragazze ai valori di un paese soffocato dal debito pubblico. Un paese che ci ha affascinato per la sua arte, per la sua antica e articolata cerimonia del tè, per i suoi giardini ancora fortemente legati alla tradizione imperiale, per la sua musica e per la sua cultura. Una solida reputazione da mantenere, costruita nel tempo senza mai abbandonare la tradizione, verrebbe da dire a tutti coloro che hanno criticato quest’ultima scelta di testimonial.

Ma forse ci siamo dimenticati che il Giappone è anche il padre dei Manga, i fumetti giapponesi famosi in tutto il mondo, che hanno saputo proporre, accanto agli argomenti da bambini, anche argomenti trasgressivi e per niente convenzionali; è il paese di Nintendo, che ha contribuito in modo determinante ad affermare i videogiochi nel mondo e che ha rivoluzionato lo stile di vita grazie alle sue console e alla WII. Il Giappone è anche il paese di Pikachu e di Mario Bros. Un paese in cui nascono fenomeni. E allora riesce meno difficile pensare che si possa affidare una campagna istituzionale ad un testimonial che porta il nome di una band che gode di un consenso assoluto e che ha venduto milioni di copie dei suoi ultimi album. Tra l’altro ritroviamo precedenti simili nella storia dell’ultimo secolo, non era forse la prima potenza mondiale che affidò a ” Superman” e ” Braccio di Ferro” l’uscita dalla crisi del ’29?
Noi, curiosi irrequieti e dall’animo un po’ creativo, rimarremo qui a vedere l’evolversi di questa campagna, per adesso ci limitiamo a mandare un ‘in bocca al lupo’ al governo giapponese e al gruppo pop che ha vinto il Guinness World Record per essere la band più numerosa del mondo! Magari basterà loro usare semplicemente il passaparola…

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