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Chi è stato il primo uomo ad andare sulla luna?

Neil Armstrong: impossibile dimenticare il nome di questo eroe spaziale, entrato nella storia, che purtroppo è mancato lo scorso 25 agosto.
In un articolo pubblicato su Business Insider Ira Kalb, Presidente della Kalb & Associates e Professore di Marketing presso la Marshall School of Business at University of Southern California, si è interrogato sul successo di questo astronauta nobile che ha affascinato il mondo e, nel corso degli anni, si è costruito una solida reputazione di professionista serio e responsabile che non ricorreva la gloria, ma faceva semplicemente il proprio lavoro. Secondo Ira Kalb il successo mediatico e, non solo, di Armstrong dimostra il potentissimo branding power di tutti coloro che (marchi o personaggi) sono stati i primi a fare qualcosa di importante (“The Potent Branding Power Of Being The First To Do Something”). Occupare il gradino più alto della classifica secondo il Professore della Marshall School of Business, è estremamente potente perché permette al brand di “raggiungere” tre elementi strategici fondamentali: l’unicità, la novità e la facilità di ricordo. Elementi chiave che, però, devono essere adeguatamente supportati da strutturate attività di comunicazione e di pubbliche relazioni, fondamentali anche per costruire, nel corso del tempo, una solida brand reputation e lavorare sulla propria brand awareness.

Ripensando al più famoso eroe spaziale tornano velocemente alla mente alcune branding phrases come: “Houston, qui Base della Tranquillità. L’Aquila è atterrata” e “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità ”, ormai entrate nella memoria collettiva e che accompagneranno per sempre il ricordo e le immagini dei primi passi mossi sulla luna.

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