Chi non ha almeno per una volta desiderato sedersi in metropolitana e non ha avuto il coraggio di chiedere che gli fosse ceduto un posto? Da quanto emerge da una ricerca condotta da TfL (Transport for London) pare che i londinesi siano spesso troppo timidi per fare questo tipo di richiesta, anche se appartenenti a categorie che ne avrebbero tutto il diritto, come anziani o donne in stato di gravidanza.
Dalla ricerca emerge come queste ultime, in particolare, debbano aspettare in piedi in media 5 fermate prima che qualcuno offra loro un posto a sedere e al 35% di esse un posto non è nemmeno offerto: pessimo esempio di ‘etichetta’ metropolitana…
Ed ecco che, a partire da questa constatazione, nasce l’originale idea dell’agenzia londinese Beattie McGuinness Bungay che ha lanciato a metà luglio 2012 la campagna ‘Happy To Stand’ per ‘sollevare’ i più timidi dal peso di dover chiedere e consentire ai londinesi di esternare la loro cavalleria nel cedere il proprio posto a sedere sui mezzi pubblici.
La campagna prevede la distribuzione gratuita di spillette-distintivi con la scritta ‘Happy To Stand – Just Ask’ che i pendolari possono indossare per rendere immediatamente evidente la propria disponibilità a cedere il posto a chiunque ne faccia richiesta…letteralmente ‘basta chiedere’ appunto. I distintivi sono stati distribuiti il 18 luglio presso le principali stazioni della metropolitana londinese, oppure inviati via posta a seguito della richiesta fatta all’agenzia BmB.
Una campagna molto notiziabile e allo stesso tempo fortemente civica e sociale che affronta in modo divertente, sdrammatizzandolo, un tema molto dibattuto tra i londinesi: quello di un utilizzo ‘educato’ dei trasporti pubblici e del bene pubblico in generale. Promossa da TfL, la società responsabile della maggior parte dei trasporti cittadini, questa campagna va ad impattare sulla reputazione di una popolazione e di una città che, in occasione delle Olimpiadi, si è preparata ad accogliere orde di turisti (che si aggiungono al quasi miliardo di passeggeri registrati ogni anno sulla metropolitana londinese) con il fair play e la courtesy tipiche dell’english style.
La campagna ha visto anche, ovviamente, l’apertura di una pagina Twitter destinata a raccogliere commenti e contributi degli utenti a proposito del galateo dei mezzi pubblici (o della sua mancanza!)…in effetti la campagna social non sembra essere ‘decollata’, con soli 47 followers registrati ad oggi e 27 tweet a partire dalla metà di luglio…ma forse è ‘colpa’ della proverbiale riservatezza del popolo inglese, che non ama parlare troppo di sé, nel bene e nel male…