Il valore dei “valori”. La comunicazione nei giorni delle stragi di Parigi.

Nel momento in cui scrivo, il valore (in caduta libera) di un barile di petrolio è arrivato a 44.58 dollari. Più oscillanti, anche perché l’ISIS non fornisce dati e non ha bilanci, sono il valore di un’autobotte di greggio sul mercato clandestino e il guadagno che da questo traffico ricava l’organizzazione terroristica, stimato comunque da […]

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Le parole erano importanti

Io gli credo. Io credo a Stefano Cigana, responsabile del marchio di moda “Pakkiano”. Così come credo anche a Carlo Tavecchio, candidato alla successione di Abete alla guida della FIGC. Perché oggi, sempre di più, sembra proprio che – per chi le pronuncia – le parole non contino, non pesino e, soprattutto, non significhino mai […]

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Parlare di disabilità, usando il condizionale. Dalle barriere fisiche alle barriere culturali.

L’episodio risale a poco più di un mese fa. Iacopo Melio, blogger ventiduenne con disabilità, risponde a un tweet di Maria Chiara Carrozza, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lanciando #vorreiprendereiltreno, hashtag che genera oltre 8.000 tweet in pochissimo tempo. Al ministro che prende il treno per andare a tenere una lezione e lo comunica […]

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E se il David incontrasse Barack?

Caro Matteo Renzi, perché non invita il Presidente degli Stati Uniti a Firenze, a parlare di armi da fuoco davanti al David di Michelangelo? Un modesta proposta. Nei giorni scorsi una campagna pubblicitaria di ArmaLite, azienda di armi da fuoco “proudly made in the USA”, ha attirato l’attenzione dei media italiani. Per pubblicizzare il suo […]

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Coglioni forse, giovani e meno giovani

Un’ipotesi etimologica relativa alla parola “coglione” la farebbe risalire al greco κολεός, koleós , “sacchetto”, “involucro”, “guscio”. “Coglioni” sarebbero quindi, con buona ragione, tutti quei giovani che svolgono un lavoro creativo e che, ricattati con uno stage e con la promessa della “visibilità”, non vengono pagati, pur impegnandosi senza orari, spesso anche il sabato e […]

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Ma i pomodori padani non dovrebbero essere verdi? La comunicazione Pomì diventa un caso di colore e la reputazione di marca arrossisce.

La notizia è di questi giorni. Il marchio Pomì compra alcune pagine sui principali quotidiani nazionali per comunicare ai propri clienti che i suoi pomodori provengono tutti da un’area ben precisa: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto. Per rendere più chiara l’informazione, le regioni in questione sono evidenziate in verde rispetto al resto della penisola italiana. Il […]

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