Not

Anche @Pontifex va in conclave, ed i tweet senza elicottero migrano altrove

L’account Twitter @Pontifex resterà sospeso per tutto il periodo di Sede Vacante. L’annuncio è stato dato direttamente dal monsignor Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, lo scorso 23 febbraio.
Ed è da ieri sera alle 20, infatti, che @Pontifex_it reca come nuova bio “Sede Vacante”, ma tutti i tweet passati non sono più visibili nella home dell’account @Pontifex_it. In realtà i cinguettii non sono stati definitivamente eliminati, ma archiviati in uno spazio ad hoc dedicato. Del resto, l’account @Pontifex, pur rappresentando le parole della Chiesa, era strettamente connesso alla personalità e alla figura di Papa Benedetto XVI. Di conseguenza la sospensione del profilo, fino all’elezione di un nuovo Pontefice, è corretta e coerente. Ciò che potrebbe aprire qualche interrogativo, però, è la scelta di eliminare tutti i tweet passati perché, così facendo, si è persa tutta l’interazione: anche nell’archivio dedicato, non sono più visualizzabili i retweet, i favorite e le reply per ogni cinguettio. Inoltre, quando dal web si cancella un messaggio, un post o un tweet, solitamente l’eliminazione è strettamente connessa ad una potenziale crisis per l’azienda o per il personaggio pubblico. Guardando alla cronaca recente i casi sono diversi. La testata satirica The Onion, ad esempio, durante la notte degli Oscar è stata costretta ad eliminare un tweet ritenuto offensivo dal pubblico. In Italia, invece, durante lo spoglio elettorale, Palazzo Chigi ha prontamente cancellato un cinguettio sulla lista delle personalità che non siederanno più in Parlamento. Per tentare di tutelare la propria reputazione ed evitare ulteriori diffusioni virali del messaggio, generalmente, il Management opta proprio per la cancellazione del post incriminato.

Del resto, l’apertura della Chiesa al mondo del Web, non è stata indenne da critiche e i consulenti incaricati della comunicazione digital hanno dovuto gestire alcune crisis. La più significativa, sicuramente, è avvenuta a pochi giorni dall’annuncio dell’apertura dell’account twitter ufficiale, con il lancio dell’hastagh #faiunadomandaalpapa. L’intenzione era quella di creare un significativo effetto teaser intorno alla presenza del Pontefice sul Web. In realtà, a poche ore dal lancio dell’hastagh, e nei giorni a seguire, @Pontifex è stato letteralmente subissato da domande ironiche e soprattutto anticlericali. L’hastagh è stato trending topic per alcuni giorni, raggiungendo sicuramente l’obiettivo prefissato in termini di visibilità e interazione e nonostante abbia evidenziato un sentiment critico è servito per raccogliere e successivamente studiare questo sentiment, in modo da avere chiaro lo scenario della community digital e i suoi tanti nodi.

01 Marzo 2013 in Not.

0 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro... Casa Bianca, comunicato stampa, comunicazione, Donald Trump, Exxon, ExxonMobil Corporation, Marziale, plagio, PR, PR staff, reputazione, Rex Tillerson, US
Fedez discute con Concita De Gregorio di giornalisti e fake news. #storytelling di una reputazione da 800 mila click

“Dovrebbero andare a lavorare in miniera”. Se partisse un toto-scommesse su chi possa aver detto...

A San Valentino polemiche per le promozioni Keyaku e Media World per la festa degli innamorati

Per la gioia dei single di tutto il mondo, San Valentino è arrivato e con...

Alla rete la sentenza sullo spot di Budweiser per il Super Bowl, e intanto scatta il boicottaggio del brand che sfida Trump

Super Bowl o super boycott? All’azienda produttrice di birra Budweiser sono bastati 60 secondi di...

Chiudi