Ad Amazon va la Best Reputation, ma la crisi è dietro l’angolo e parte dalla Germania
Alcuni giorni fa Amazon ha vinto l’ambito titolo di “compagnia con la migliore reputazione degli Stati Uniti”, secondo una lista elaborata da Harris Interactive che classifica le grandi corporation USA. Il sondaggio ha impegnato più di 14.000 individui che hanno valutato circa 60 aziende. La classifica è basata su uno studio che ha misurato diversi aspetti, tra i quali: la qualità dei prodotti offerti, la fiducia nel brand, la social responsability , la gestione del personale, l’ambiente di lavoro e le performance finanziarie. Guardando ai primi posti della classifica, subito dopo il portale di shop virtuale, si è piazzata Apple, seguita da Walt Disney e da Google. Al quinto posto, invece, si è classificata Johnson & Johnson. Secondo Robert Fronk, Vice Presidente della Harris Interactive, molte delle aziende che hanno totalizzato un punteggio più alto provengono dal settore Hi-Tech perché, rispetto ad altri comparti, la tecnologia ha il “vantaggio naturale” di ricercare la soddisfazione del cliente, attraverso l’innovazione e l’offerta di prodotti di qualità.
Certo è che tra i principali stakeholder di un’impresa ci sono i dipendenti a maggior ragione quando il tema è la corporate reputation e, volendo fare riferimento agli ultimi fatti di cronaca, proprio Amazon non sembra avere un best rating da parte dei suoi dipendenti in Germania, dove il colosso di shopping online è stato denunciato per condizioni di lavoro “disumane” …