In Disney la coppia Topolino e Minnie testimonial per le famiglie omosessuali
Disney sembra aver intrapreso una crociata per la difesa e il supporto dei diritti degli omosessuali, sia per interpretare i gusti e le tendenze sociologiche di un’epoca che mira a superare i tabù, sia per seguire l’onda con una precisa operazione di marketing e comunicazione.
Certo è che dopo aver lanciato il nuovo prodotto televisivo sui suoi canali, “Buona Fortuna Charlie” che descrive le vicissitudini di una coppia di mogli e, in barba a qualsivoglia critica o controffensiva le due sono anche madri adottive, Disney dimostra di aver adottato una forte politica di scoraggiamento verso le pratiche discriminatorie degli omosessuali e della diversità in genere, politica che vuole difendere con forza e perseveranza.
VoluntEARS è il programma di finanziamento ai boyscout che offriva più di 4milioni di dollari l’anno per svolgere attività all’interno dell’associazione: da quando è stato vietato ai ragazzi gay di ricoprire cariche alte all’interno dei boyscout, Disney ha semplicemente interrotto il programma, e non è stata la sola.
Andando incontro da un lato al plauso delle organizzazioni per i diritti LGBT e dall’altro alla critica aspra delle organizzazioni più conservatrici, Disney sceglie di proclamare e supportare la sua decisione in modi anche eclatanti, come il vero matrimonio gay celebrato a Tokyo, in cui peraltro le unioni omosessuali non sono riconosciute, in cui Minnie e Topolino hanno fatto da testimoni alle novelle spose.
Al di là del coraggio e della forza dimostrativa di queste scelte viene da chiedersi: il mondo è pronto per una principessa gay?