CSR e reputation: Intesa San Paolo lavora ai fianchi dei fornitori di Tesco e Nokia
Tesco, una delle più grandi reti di supermarket al mondo, e Nokia si sono impegnate a ridefinire i rapporti con la propria filiera di fornitori, dopo i solleciti del Gruppo Bancario Intesa San Paolo.
Si chiama azionariato attivo ed è una strategia di responsabilità sociale (CSR) messa in atto dal gruppo bancario attraverso il proprio fondo pensione: il Fapa. Forte dei propri 26mila iscritti e di un patrimonio di oltre 1,4 miliardi il Fapa ha attivato un dialogo costruttivo (engagement) con alcuni investitori, tra cui Tesco e Nokia, per stimolarli ad adottare comportamenti sempre più trasparenti e buone regole di governance. Il dialogo è in atto da un anno e, ad oggi, i risultati sono sicuramente significativi. Dopo le sollecitazioni del Fapa, Tesco ha infatti deciso di interrompere la collaborazione con un fornitore indonesiano, produttore di polpa di cellulosa, colpevole di abbattere illegalmente alcune foreste per motivi commerciali. Nokia, invece, sta facendo chiarezza in merito ai propri rapporti con la Foxconn, società taiwanese che produce componenti elettronici per diverse multinazionali, già teatro di numerose rivolte da parte dei lavoratori. In Italia, escludendo le attività di Banca Etica, le strategie di azionariato attivo non sono ancora particolarmente diffuse, ma come racconta Vitaliano D’Angerio dalle pagine di Plus24, appena rinnovate grazie ad un importante restyling, il Gruppo Bancario Intesa San Paolo con il proprio fondo pensione, rappresenta una case particolarmente interessante.
Del resto, nel corso degli anni, il Gruppo Intesa San Paolo è sempre stato particolarmente attivo in ambito CSR. Non solo costruendo la propria identità e reputazione su valori forti e condivisi, ma dotandosi anche di una particolare struttura per monitorare e coordinare le diverse tematiche legate alla responsabilità sociale: l‘Unità Corporate Social Responsibility. La struttura presenta periodicamente una relazione al Comitato di Controllo del Consiglio di Sorveglianza sullo stato di implementazione del Codice Etico, sulle criticità e le segnalazioni degli stakeholder. In Italia l’interesse dei Manager nei confronti delle attività di CSR è ormai consolidato, infatti secondo Mario Molteni, professore di economia aziendale all’Università Cattolica di Milano, l’88% delle imprese italiane riconosce ormai l’alto valore del fenomeno della responsabilità sociale. Impegno nei confronti dell’ambiente e della società che garantisce anche un decisivo miglioramento nella propria reputazione, nel rapporto con il territorio, nella relazione con gli stakeholder e nel clima interno all’azienda.
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